BONUS ASILO NIDO DA 1.000 EURO

E’ partita la corsa al Bonus asilo nido 2017. Dal 17 luglio, è infatti possibile presentare la domanda per ottenere dall’Inps l’assegno di 1.000 euro destinato al pagamento delle rette presso i nidi pubblici e privati autorizzati. E’ importante muoversi il prima possibile dato che il bonus verrà erogato fino al raggiungimento del tetto spesa (144 milioni di euro), secondo l’ordine di presentazione delle richieste.

– QUANDO FARE DOMANDA –  E’ possibile presentare la domanda dalle ore 10 di oggi, lunedì 17 luglio 2017, fino alle 23,59 del 31 dicembre 2017. 

– A CHI SPETTA IL BONUS – A tutti i bambini nati o adottati/affidati dal 1° gennaio 2016, residenti in Italia, cittadini italiani o comunitari, rifugiati politici o con  protezione sussidiaria o ancora con permesso di soggiorno di lungo periodo. Ne hanno diritto anche i bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche, che non possono frequentare gli asili nido. In questo caso l’assegno varrà come contributo all’assistenza domiciliare.

– CHI DEVE FARE DOMANDA – Dovrà presentare domanda il genitore che affronta la spesa. Nel caso di contributo al supporto domiciliare, anche il convivente dovrà comparire nella richiesta.

– COME PRESENTARE LA DOMANDA – Per accedere al bonus, istituito con la legge di Bilancio 2017, bisogna presentare domanda sul portale online Inps, oppure contattando il Contact Center Integrato al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante). O ancora è possibile rivolgersi agli enti di patronato. E’ necessario fare una richiesta diversa per ogni figlio interessato.

Il genitore dovrà indicare le mensilità per le quali intende ottenere il beneficio relative ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre 2017. In caso di contributo all’assistenza domiciliare, dovrà essere fornito un certificato del pediatra che attesti “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”.

– COME FUNZIONA IL BONUS – L’erogazione del bonus avverrà con cadenza mensile per un importo massimo di 90,91 euro direttamente al beneficiario che ha sostenuto il pagamento, per ogni retta mensile pagata e documentata: in 11 mensilità per quanto concerne la frequenza dell’asilo nido e in unica soluzione per il supporto domiciliare. Il primo pagamento comprenderà le mensilità maturate sino a quel momento. Dal mese successivo avrà cadenza mensile. Il rimborso avverrà solo dopo che il genitore avrà allegato le ricevute di pagamento delle rette.

Tutte le info sul portale Inps

https://www.inps.it/search122/ricercaNew.aspx?sTrova=bonus+asilo+nido+2017+

FESTA DI COMPLEANNO ” TOPOLINO “

Tantissimi auguri Giovanni.. ❤️
Felici di aver condiviso questo momento con te. ❤️

          

GITA SCOLASTICA PARCO ADRENALINA VERDE

Bellissima gita di fine anno scolastico per i nostri bambini e le loro famiglie. Online qualche scatto di questa magnifica domenica.

 

Apertura centro estivo

Children & family Size informa che dal 12 giugno al 31 luglio e dal 1° settembre sino all’inizio delle attività scolastiche i bambini dai 3 ai dieci anni possono partecipare alle molteplici attività del  “CENTRO ESTIVO 2017”.
Da quest’anno Children & Family è Centro ESI-Center (English School International) e il Centro Estivo diventa “English camp” e propone tra le altre attività (in pacchetto settimanale o mensile) una settimana in full immersion con insegnante madre lingua che accompagnerà i bambini in tutte le loro attività giornaliere con rilascio di attestato finale di partecipazione rilasciato dall’ESI Center.

Nel centro estivo tante le attività ludiche, sportive ed educative tra le quali: attività in spiaggia, piscina, baby gym, baby chef (lab. di cucina), balli di gruppo, educazione al gioco, art attack, ricicl-art.

I bambini saranno suddivisi in gruppi per età e seguiti da professionisti Educatori, Animatori, istruttori sportivi e collaboratori. Possibilità di mensa per l’intero periodo o per la giornata singola. Frequenze: giornaliere – settimanali – mensili – intero periodo. Infoline e appuntamenti: 3400958987 – 09651830138 o presso la nostra sede.

Gita estiva

Children & Family informa che domenica 18 giugno 2017 è in programma la gita di fine anno al Parco Avventura Adrenalina Verde di Serra San Bruno. Il programma dettagliato della giornata è disponibile presso la sede del Centro e prevede percorsi tra gli alberi per bambini e per adulti, pranzo a sacco o in alternativa presso il ristorante della struttura, attività ludiche nel Parco, visita al santuario di Santa Maria del Bosco e al Centro Storico di Serra San Bruno.

Il parco avventura “adrenalina verde”, offrirà percorsi acrobatici sugli alberi, a diretto contatto con la natura, in cui gli utenti, adulti o bambini, diventano parte attiva del gioco, mettendo in campo l’equilibrio, il carattere, la manualità ed imparando ad usare gli strumenti che ne garantiscono la sicurezza.

Abbigliamento consigliato: Abbigliamento sportivo, pantaloni lunghi, scarpe da ginnastica o scarponcini da trekking.

Decreti attuativi legge 107

L’approvazione, il 13 luglio 2015, della legge n. 107, istitutiva (all’art. 1, comma 181, lettera e) del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino ai sei anni, costituisce un importante passo avanti verso il consolidamento del diritto di tutti i bambini ad avere pari opportunità di cura, educazione, relazione, gioco e istruzione.

Senza entrare nel merito complessivo della legge, la nostra attenzione si focalizzerà solo sull’intervento definito al comma 181 lettera e), atteso non solo dagli “addetti ai lavori”, ma anche da quanti hanno creduto e credono che l’educazione, a partire dalla primissima infanzia2, sia non solo un diritto, ma anche un’opportunità per quei Paesi che decidono di combattere la crisi economica, sociale e culturale puntando sull’educazione e la formazione dei bambini.

Per quanto riguarda i servizi educativi per la prima infanzia e le scuole dell’infanzia la nuova legge presenta grandi novità poiché parla di:

  • istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni, costituito dai servizi educativi per l’infanzia e dalle scuole dell’infanzia;
  • definizione di fabbisogni standard delle prestazioni dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia: qualificazione universitaria e formazione continua del personale educativo e insegnante; standard strutturali, organizzativi e qualitativi per i diversi luoghi educativi; importanza del lavoro collegiale, quale può essere assicurato da adeguati tempi di compresenza nel lavoro educativo; necessità di coordinamenti pedagogici che a livello territoriale orientino e coordinino l’attività dei diversi servizi e scuole secondo progetti coerenti e significativi;
  • ri-definizione delle funzioni e dei compiti delle Regioni e degli Enti locali – in considerazione anche del nuovo dettato costituzionale licenziato dal Parlamento – al fine di potenziare la ricettività dei servizi educativi per l’infanzia e la qualificazione del sistema integrato;
  • esclusione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia comunali dai servizi a domanda individuale;
  • istituzione di una quota capitaria per il raggiungimento dei fabbisogni standard, prevedendo il cofinanziamento dei costi di costruzione e di gestione da parte dello Stato con trasferimenti diretti o con la gestione diretta delle scuole dell’infanzia e da parte delle Regioni e degli Enti locali;
  • approvazione e finanziamento di un piano di azione nazionale per il sostegno finanziario costante a regime, per il sostegno alla gestione dei servizi del sistema 0-6 anni, per l’estensione dei nidi e la generalizzazione della scuola dell’infanzia;
  • promozione della costituzione di poli per l’infanzia per bambini di età fino a sei anni, anche aggregati a scuole primarie e istituti comprensivi.

Il primo requisito che andiamo a osservare riguarda i titoli di accesso necessari per ricoprire il ruolo di educatore/trice nei servizi educativi per la primissima infanzia e di insegnante nelle scuole dell’infanzia. È questo un tema importante e complesso, tutt’oggi al centro di interessanti riflessioni anche da parte degli altri Paesi europei.

È abbastanza evidente che le norme prevedono un grado di preparazione di base medio-alto: i titoli maggiormente richiesti sono diplomi di scuola secondaria superiore pertinenti alle discipline socio-psico-pedagogiche e titoli di laurea anch’essi riconducibili a discipline psico-pedagogiche.

Permangono, in alcune norme, riferimenti a qualifiche professionali di varia natura, non più sufficienti a garantire una buona preparazione di base e a concorrere allo sviluppo della qualità dei servizi educativi i quali, avendo acquisto prevalenti connotati educativi e di cura, richiedono al personale competenze che vanno ben oltre la semplice puericultura e assistenza.

Per l’accesso al ruolo di insegnante di scuola dell’infanzia la situazione appare decisamente più semplice e uniforme sul territorio nazionale, poiché per accedere a tale ruolo è necessario il titolo di Laurea in Scienze della formazione primaria (L. 169/2008, art. 6) o il Diploma Magistrale/Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico per tutti coloro che hanno conseguito il titolo entro l’anno scolastico 2001/2002 (DM 10 marzo 1997).

La situazione però è più complessa di quanto sembri a prima vista poiché il titolo di laurea ad oggi richiesto per l’accesso al ruolo delle professioni educative è, per quanto specifico, un titolo triennale e non quinquennale come quello di Scienze della formazione primaria, necessario per gli insegnanti di scuola dell’infanzia.

Per questi ultimi, poi, se prima della legge 240/2010 di riforma dell’Università (e successivi decreti applicativi) era previsto un biennio comune con i futuri insegnanti di scuola primaria e un successivo biennio di specializzazione, adesso è garantito l’accesso al ruolo attraverso la frequenza di un quinquennio unico, in cui il curricolo è tutto spostato sulla formazione dei docenti della scuola primaria, con la conseguente attenzione alla costruzione di competenze disciplinari. È abbastanza evidente che tale impostazione oltre ad offrire una formazione scarsamente attenta all’infanzia e per niente interessata alla primissima infanzia, continua a perpetrare una netta separazione tra professioni (quella educativa e quella insegnante).

Riteniamo che la legge 107/2015 costituisca un’opportunità unica e imperdibile in grado di avviare un utile ripensamento dei servizi educativi per l’infanzia in un’ottica unitaria e di reale continuità, funzionale a tutti coloro che in modi diversi fanno parte di questo sistema:

  • i bambini – con l’attuazione di questa norma si afferma il diritto inalienabile all’educazione e all’istruzione per tutti i bambini fin dalla primissima infanzia così come definito in alcuni dei più importanti documenti anche europei (dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani 1948, alla Convenzione sui diritti del bambino 1989, fino ai più recenti interventi della Commissione europea – COM (2011) 66 e la Raccomandazione 2013/112/UE);
  • le famiglie – la legge prevede «l’esclusione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia dai servizi a domanda individuale […] e prevede l’istituzione di una quota capitaria per il raggiungimento dei livelli essenziali [ora “fabbisogni standard”], prevedendo il cofinanziamento dei costi di gestione, da parte dello Stato con trasferimenti diretti […]» e a noi, in modo forse un po’ ottimistico, fa piacere pensare che questo principio sia valido non solo per le scuole dell’infanzia, che già ne godono, ma anche per i servizi alla primissima infanzia, offrendo così un sostegno importante alle famiglie e alla conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro;
  • il personale educativo e insegnante – l’innalzamento del titolo di studio per l’accesso al ruolo e necessaria revisione del curricolo formativo delle insegnanti di scuola dell’infanzia, l’introduzione della formazione continua; la previsione di necessari tempi di compresenza del personale educativo e insegnante sono solo alcuni degli aspetti che dovrebbero essere previsti e posti in campo perconsolidare e rafforzare le competenze di professionisti chiamati a operare in un prospettiva di continuità verticale.

Bonus asilo nido 2017, voucher baby sitter e asilo nido, bonus bebe 2017 e bonus mamme domani

Il Bonus asilo nido 2017 è la nuova agevolazione per le famiglie, pensata per sostenere le spese necessarie all’iscrizione dei propri figli al nido che, insieme al bonus mamme domani 2017, estende le agevolazioni già presenti e prorogate per il sostegno alle famiglie.

Per richiedere il Bonus asilo nido 2017 sarà fondamentale presentare domanda Inps e potranno accedere al bonus fiscale tutte le famiglie con figli nati a partire dal 1° gennaio 2016. Non è necessario rispettare specifici requisiti di reddito e che quindi potranno richiederlo per pagare l’iscrizione all’asilo nido tutte le famiglie con figli.

Il Bonus asilo nido 2017 spetta nei seguenti casi:

  • nuovi nati dal 2016;
  • potrà essere percepito per un massimo di un triennio in quanto riguarda i bambini da 0 a 3 anni;
  • l’ambito di applicazione è esteso anche al supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche.

L’importo del bonus asilo nido 2017 è pari ad 1.000 euro e sarà erogato in 11 mensilità da 91 euro circa.

Importante non far confusione con i Voucher baby sitter e Asilo nido 2017 che prevedono regole diverse per l’accesso e per la fruizione del beneficio economico Inps: per richiederli è infatti necessario rinunciare al congedo parentale facoltativo per ricevere l’importo di €. 600 dall’Inps.

Il contributo per il voucher baby sitter asilo nido INPS 2017 è pari ad un importo massimo di 600,00 euro mensili ed è erogato per un periodo massimo di sei mesi, solo per frazioni mensili intere, in alternativa alla fruizione di altrettanti mesi di congedo parentale ai quali la lavoratrice, di conseguenza, rinuncia.

Il Bonus bebè 2017 e invece l’assegno di natalità ed è importante ricordare che l’importo dell’agevolazione per le famiglie con figli è legato al reddito risultante dal modello Isee e pertanto non tutti hanno diritto a ricevere il bonus bebè e l’assegno non viene erogato in tutti i casi nel medesimo importo.

Il bonus bebè 2017 potrà essere richiesto da tutte le famiglie con figli nati o adottati tra il 2015 e il 31 dicembre 2017 e per rientrare tra i beneficiari dell’agevolazione non bisognerà superare la soglia di reddito da modello Isee di 25.000 euro.

Oltre ai requisiti di reddito è previsto che potranno presentare domanda di bonus bebè tutte le famiglie per ogni figlio nato o adottato tra il 1° gennaio 2015 ed il 31 dicembre 2017 e per il calcolo dell’importo dell’assegno verrà preso a riferimento proprio il valore del modello Isee 2017: per le famiglie con reddito da modello Isee inferiore a 25mila euro il bonus bebè è di 80 euro al mese mentre per redditi inferiori ai 7 mila euro l’importo sarà di 160 euro mensili.

Bonus mamme domani 2017 può essere richiesto da tutte le donne in gravidanza al compimento dell’8° mese o dalle neo mamme in caso di nascite avvenute a decorrere dal 1° gennaio 2017. A partire da giovedì 4 maggio 2017 è possibile presentare domanda Inps e richiedere gli 800 euro di premio alle nascite.